venerdì 21 ottobre 2011

Aggiornamenti dal Consiglio

Cari amici,

ecco i principali appuntamenti della settimana in Consiglio di Zona 3 e alcuni interessanti iniziative in calendario.


APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA


- Il Consiglio di Zona di Giovedì 20 Ottobre 2011, non avendo esaurito i punti all'o.d.g., è convocato per

Lunedì 24 Ottobre 2011 dalle ore 18.30 alle ore 23.00

- Si comunica che la Commissione POLITICHE SOCIALI è convocata per Mercoledì 26 Ottobre p.v., dalle ore 18.00 alle ore 19.30, presso il Consiglio di Zona.
Sono all'ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Richiesta patrocinio gratuito per l'iniziativa 15° Giornata N! azionale della
Colletta Alimentare della Fondazione Banco Alimentare;
3) Proposta in merito a nomina di un delegato alle Pari Opportunità la Zona 3;
4) Varie ed eventuali.

- Si comunica che le Commissioni CULTURA e LAVORO E ATTIVITà PRODUTTIVE sono convocate, in seduta congiunta,
 Mercoledì 26 Ottobre p.v., dalle ore 19.30 alle ore 21.00, presso il Consiglio di Zona.
                
Sono all'ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Intallazione ed esercizio di attrazioni spettacolo viaggiante- giostra bambini
nell'area sita in via Feltre - giardini Marisa Bellisario- dal 3/12/2011 al 4/2/2012 -
PARERE;
3) Autorizzazione dei mercati natalizi in Zona 3;
4) Proposte eventi domeniche senz'auto in Corso Buenos Aires;
5) Varie ed eventuali.

Vi ricordo che la partecipazione alle singole Commissioni è aperta al pubblico e che è possibile isciversi per ricevere le singole convocazioni e gli aggiornamenti sullo stato dei lavori.

COMUNICAZIONI PERSONALI


- In occasione del 15° Censimento Generale, che prevede la restituzione obbligatoria dei questionari debitamente compilati a partire dal 10 ottobre 2011 al 20 novembre 2011, si informa che presso i C.A.M. viene offerto un servizio di assistenza alla compilazione dei questionari (con possibilità di consegna). E' necessario prenotarsi al Numero 02/88458420

- Giovedì 27.10 dalle ore 20 alle ore 24 è previsto un Consiglio di Zona 3 dedicato esclusivamente al tema dei parcheggi interrati in fase di esecuzione e di progettazione, alla presenza dell'assessore Castellano. La partecipazione all'incontro è aperta al pubblico.

BANDI E CONTRATTI

Segnalo l'apertura del bando "Stagione della Cultura", un avviso pubblico di ricerca per l'organizzazione di manifestazioni culturali e l'assegnazione gratuita alle associazioni/scuole che ne faranno richiesta dello spazio dell'auditorium di zona 3, via Valvassori Peroni, 56, nell'autunno 2011 in collaborazione con il Consiglio di Zona 3. 

Per i dettagli, cliccate qui.
Il bando scade il 24 ottobre 2011.

Alla scoperta della campagna in città

 Sei stanco del solito "giro turistico" in centro il fine settimana? Cerchi qualcosa di alternativo per il tempo libero? Sei alla ricerca di nuove mete da raggiungere senza per forza dover utilizzare l'automobile? Hai voglia di tornare a gustare i prodotti agricoli cucinati come un tempo dai nonni, dimenticando il supermercato, risparmiando e riscoprendo i sapori del territorio? Dal 20 al 23 ottobre arriva nella nostra città "La Mongolfiera. La campagna vola in città", il primo festival del turismo agricolo ed ambientale a Milano. Tre giorni per scoprire le risorse e le peculiarità del patrimonio rurale dei paesaggi che circondano Milano, a partire dalle testimonianze di chi le vive e le esplora quotidianamente. Tutto questo in Zona 4, all'interno degli spazi di Cascina Cuccagna in Via Cuccagna 2/4, una struttura agreste anomala nel panorama cittadino, incastrata tra via Muratori, viale Umbria e via Friuli; dopo essere stata dichiarata inagibile e abbandonata, è stata data in concessione dal Comune ad un consorzio di cittadini, che ha dato vita a un ambizioso progetto di recupero e riqualificazione, guadagnandosi nel tempo l’appoggio dei residenti e di enti e associazioni di prestigio, tra le quali il FAI. 
L'evento e' organizzato da Consorzio Cantiere Cuccagna in collaborazione con Viaggi e Miraggi, ed e' patrocinato dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione e dall'Ente Parco Agricolo Sud Milano. E' previsto un ricco programma di incontri, presentazioni di nuovi itinerari ciclabili e pedonali, rilassanti e low cost, mostre fotografiche, esposizione di prodotti e realtà provenienti dal Parco Agricolo Sud Milano, degustazioni, cene (portando le stoviglie da casa si riceverà uno sconto di 2 euro sul menu completo!) e tanto altro ancora. Ci si potrà cosi' avvicinare a 360° al mondo dei parchi, delle antiche abbazie, delle cascine e degli agriturismi vicini alla città, luoghi di accoglienza per chi cerca un contatto diretto con il verde e la tranquillità del paesaggio rurale, ricco di canali, ville, fontanili e piste ciclabili. Ogni sera dalle 18.30 alle 20.30 verranno proiettati cortometraggi e documentari per raccontare il bisogno di ridefinire il nostro rapporto con la terra e di ricercare nuovi equilibri tra agricoltura e spazi urbani e nuovi modelli di alimentazione sostenibile. Molti poi i laboratori a pagamento dedicati ai bambini, dalla creazione di uno spaventapasseri, alla conoscenza dei semi di erbe e piantine, al laboratorio di conoscenza delle api e del mondo del latte, a quello di autoproduzione di giocattoli con materiali naturali o riciclati. Un modo diverso di fare turismo e un'opportunità per rivitalizzare territori altrimenti non più competitivi a fronte delle dinamiche dei mercati e dell’evoluzione delle politiche agricole.



In diretta da Bruxelles...

Due giorni per Milano - COMITATI PER MILANO (Ex Comitati x Pisapia)

Memoria

Gorla 20 ottobre 1944: la strage degli innocenti

Luoghi Abbandonati Zona 3/3

Da meta per i viaggiatori a rifugio dei senzatetto 

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Il grande sviluppo del trasporto pubblico, a partire dai primi decenni del Novecento, ha portato con sé anche il progressivo miglioramento dei servizi offerti al viaggiatore della Belle Epoque, membro di una classe sociale agiata che aveva l'esigenza di viaggiare senza eccessiva fatica conservando comodità e servizi come la cura del corpo e l'attenzione all'abbigliamento.
La nascita dell’Albergo Diurno risponde, così, alle esigenze di chi si muove per affari o turismo, ed anche dei cittadini del primo dopoguerra che,  privi di bagni moderni nelle abitazioni, possono usufruire di un bagno pubblico e anche di servizi di parrucchiere e manicure, in ambienti molto curati se non addirittura lussuosi. A Milano il primo Albergo Diurno viene aperto dalla famiglia Cobianchi -sul modello di quanto visto a Londra- nel 1924, in Piazza Duomo, creando nel giro di pochi anni una vera e propria catena in tutte le grandi città italiane. 
Scendendo le scale della linea rossa della metropolitana all'altezza di Piazza Oberdan, si trova ancora oggi traccia del Diurno Venezia, il secondo aperto in città nel 1925. Si trattava di una struttura di una certa imponenza: i viaggiatori potevano qui trovare ristoro con 30 cabine da bagno comuni e di lusso, 6 cabine doccia con spogliatoio, 10 gabinetti da toilette, 2 Wc, un locale per guardaroba e stireria, una buvette, un'agenzia postale, salette per trattative di affari, vendite di fiori freschi, cancelleria, riviste e giornali, un ufficio bancario, un'agenzia commerciale, un parrucchiere per uomo e donna, una manicure, un casellario postale, due cabine telefoniche, scrittoi al centro della sala, un ufficio di copisteria a macchina, un deposito per piccoli bagagli, un'agenzia turistica, un deposito di biciclette con custode, gabinetti di decenza, postazioni per lustrascarpe. Allo scadere della concessione di 30 anni, la struttura rimase di proprietà del Comune, con tutti gli accessori e pertinenze, e cadde presto in disuso: tutti i locali furono abbandonati dagli artigiani nel 1996, l'ultimo negozio, del barbiere Ajello, è stato chiuso per sfratto nel 2006, e la struttura si è trasformata in rifugio di senzatetto. Gli spazi non sono visitabili, ma è possibile sbirciare all'interno attraverso la porta a vetri sul lato sinistro della scalinata di accesso, scorgendo piastrelle e arredi sempre più rovinati.
Il Comune non ha ancora deciso cosa fare dei locali; la Provincia voleva collegarli allo Spazio Oberdan ed utilizzare il salone come spazio espositivo e i bagni come archivio del Museo del Cinema della Cineteca Italiana; un’altra ipotesi del Consiglio di Zona 3 prevedeva di riaprire la struttura come terme, utilizzando l’acqua di una stazione termale della Lombardia. In seguito alla demolizione del Diurno Cobianchi in Piazza Duomo, trasformato in Ufficio Informazioni del Comune e Internet Point, il Diurno Venezia rimane l’unica testimonianza a Milano di questo tipo di struttura. 

diurno salone.JPG

Luoghi Abbandonati Zona 3/2

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PARCO LAMBRO
Il “regno” delle cascine
in stato di abbandono
Nascoste, spesso assediate dal cemento, abbandonate o sottoutilizzate, sono ben 59 le cascine di proprietà comunale ancora esistenti, nella maggior parte ormai inglobate nel tessuto urbano. Esse rappresentano un esempio di architettura agricola lombarda di grande valore storico e ambientale, e sono valorizzate solamente dagli organi del Terzo Settore che, in alcuni casi, se ne sono fatti carico. Cinque di queste si trovano all'interno del Parco Lambro, il più grande di Milano con una superficie di 930mila mq., nato nel 1936 in seguito all’acquisto da parte del Comune di due mulini e tre cascine coi relativi terreni e ampliato negli anni ‘50 e ‘60 con l’acquisizione di nuovi terreni e la posa di nuovi alberi. Due di esse - la Cascina S. Gregorio Vecchio e la Cascina Molino S. Gregorio - sono oggi solo parzialmente utilizzate. La prima è la sede di un’azienda agricola a conduzione familiare, con 30 ettari di pertinenza. La seconda, di cui si ha notizia dal '600, si trova in Via Van Gogh, nella parte più frequentata del Parco, a Ovest della Tangenziale. Per la maggior parte in disuso, la Cascina Molino S. Gregorio è composta da quattro edifici: uno residenziale, abitato parzialmente da tempo da un senza titolo; un secondo, l'unico utilizzato, che ospita la sede delle Guardie Ecologiche; gli altri due, un tempo il fienile e la stalla, inutilizzati o adibiti a deposito di attrezzature. Uno stato di abbandono progressivo, fuori da un chiaro disegno urbanistico, che ha favorito la perdita di un patrimonio architettonico di grande valore. Sono molti i progetti presentati negli anni per il recupero della struttura che forse, in vista di Expo 2015, potrebbe tornare ad essere valorizzata attraverso la creazione di un laboratorio didattico sul tema dell’alimentazione, dell’agricoltura e dell’ambiente, la destinazione di una parte dei terreni ad orti e fattoria didattica e la costruzione di uno spazio per incontri e attività didattiche. 

Silvia Morosi